“Make this life a wonderful adventure”
Forse sarà il mio Nuovo tatuaggio.
Un pensiero positivo che mai come in questo periodo mi fa riflettere.
“Make this life a wonderful adventure”, tratta dal discorso di Charles Chaplin nel film “Il Grande Dittatore”.
Ricordo di averlo visto da ragazzina questo film, ma l’avevo dimenticato se non fosse per la canzone dei Coldplay “A head full of dreams” che inserisce il discorso di Chaplin come intro alla canzone che ormai ascolto continuamente (ve l’ho detto che il concerto è stato epico?!).
E’ da tempo che alcune frasi di canzoni mi ispirano un tatuaggio, ma questa incarna perfettamente i miei pensieri in questo momento della mia vita.
E’ un periodo strano, anzi no è un anno strano questo.
Un anno in cui vuoi far credere che tutto sia come prima, dove ti butti a capofitto nel lavoro.
Dove comincio a chiamare lui “mio marito” con le farfalle nello stomaco, dove progetto viaggi e vacanze in luoghi inaspettati, e me ne innamoro.
Un anno dove ti metti a fare i conti con te stessa,
e a volte agli occhi di tutti sembra che non stai andando da nessuna parte.
Il problema è il mio compleanno tra qualche mese.
Questi “anta” che stanno per arrivare sono un traguardo scomodo.
Un numero che un po’ fa tremare le gambe.
Un numero che mi terrorizza, che mi fa pensare di aver sprecato del tempo prezioso.
Un numero che mi rende irrequieta più che mai, una pallina impazzita che vuole fare, troppo, e in fretta.
Anche se in tanti mi ripetono “ma dai non li dimostri, sembri cosi’ giovane” (si beh in realtà ci sono e un po’ me li sento tutti questi anni che avanzano).
Make this life a wonderful adventure.
Continuo a ripetermi in testa.
Che poi attenzione per avventura non intendo necessariamente Viaggiare.
Costruire una famiglia, cambiare casa, lavoro, città, paese.
Lasciare qualcosa, qualcuno.
Ripartire, riordinare le idee.
Tutto è un’avventura, è tutto può diventare una fantastica avventura.
E adesso, più che mai, dopo anni un po’ difficili, voglio continuare a rendere la mia vita un’avventura ricca di ricordi preziosi.
Già i ricordi, l’essenza più bella di questa avventura.
Questi pensieri, sconnessi e senza un filo logico, nascono dopo aver salutato mia nonna, come sono solita fare, quando vado a trovarla in casa di riposo.
Mentre io mi sposavo a New York a dicembre, e cominciavo un nuovo capitolo “avventuroso”, lei lasciava la sua casa, i suoi ricordi, le sue mille mila cianfrusaglie, le sue borse bellissime, i suoi grembiuli colorati.
Triste e doloroso chiudere la porta di una casa dove sei cresciuta, ma era diventato inevitabile, soprattutto per la sua sicurezza, trovare una sistemazione in una casa di riposo con servizi h 24.
Perchè l’alzheimer è un male terribile.
Una malattia dannata che cancella ricordi, sorrisi, momenti belli e brutti.
Cancella cose, persone, senza una logica.
Rende tutto offuscato, confuso.
Mia nonna ha sempre passato la vita a fare da sorella maggiore, poi madre, poi nonna, accudendo gli altri, senza nessun desiderio di fare o vedere qualcosa di diverso.
Ero solita pensare fosse normale, a quei tempi, condurre una vita semplice.
Ma in realtà mi sono dovuta ricredere conoscendo la nonna di mio marito, che a 85 anni ha preso un volo per San Francisco con noi; va in crociera, da sola, ogni anno.
E’ stata a Londra, più volte, ama viaggiare, uscire, stare in compagnia.
Quando inizia a parlare della sua vita i racconti sono colmi di ricordi preziosi.
Ed è questo che mi terrorizza di recente.
L’idea di aver fatto troppo poco, di non aver tentato, di aver rinunciato.
L’idea che avrò più ricordi di cose non fatte, quando invece forse ho già fatto più di quanto mi sarei aspettata.
E’ difficile di questi tempi, quando incontri chi ha dieci/quindici anni di meno e ha fatto e visto molto di più di te.
Per un attimo ti senti ridicola, fuori posto, soprattutto perchè l’età media di chi ha un blog non è di certo la mia.
E allora anche tenere on line questo piccolo spazio può sembrare una scemenza.
Ma non importa.
Vado avanti facendo ciò che amo perchè voglio riempirmi di ricordi, di momenti che so rimarranno indelebili.
Ed è questo che cerco di fare quando passo il tempo con mia nonna.
Cerco di ricordarle i momenti più belli della sua vita con noi, cerco di farla ridere raccontando aneddoti conditi con un po’ di fantasia.
Cerco di crearle una realtà più divertente, anche se so che svanirà in un attimo.
Voglio una vita “avventurosa”, incasinata, e anche se alla soglia degli anta dovrei mettere la testa a posto, come mi dicono in monti, in realtà ho una certezza, anzi due.
Che non mi manca niente.
Che sono felice.
E l’unica che cosa che voglio è immaginarmi tra altri quaranta a guardare il mare insieme a lui, con i nostri ricordi più preziosi a tenerci compagnia (e magari anche un gatto, rosso, ciccione).
Si lo so è un post mieloso, un po’ triste, condito con alcune frasi in stile “smemoranda” (nota per quelli della mia età che erano soliti scrivere frasi d’effetto a caratteri cubitali sul diario).
Make this life a wonderful adventure.
Si forse me la tatuerò questa frase.
Per ricordarmi che in fondo ogni cosa è una piccola grande avventura (anche riuscire a stendere il bucato dal terzo piano con le vertigini senza tremarella è una grande avventura).
2 Comments
Marta
26 Giugno 2018 at 13:55Ciao Monica! Stavo cercando siti di viaggi per programmare la mia prossima vacanza, e devo dire che il tuo sito è magnifico! Che belle foto! Pure io cerco di fare mille, migliaia di fotografie quando faccio un salto. Poi alcune le stampo o faccio calamite o cose del genere (non so se conosci siti tipo https://www.magic-foto.it, dovresti fare libri completi con le tue foto!) ma adesso che vedo, ad esempio, la tua di Amsterdam… la mia fa schifo 🙁
Comunque, ti volevo fare una domanda: che ne pensi di Barcellona? Ci tengo tantissimo ma non so se con tutta questa nuova situazione politica sarà un po’ un rischio andarci. Mi daresti quattro consigli? Grazie, e di nuovo, complimenti per il sito!
I Viaggi di Monique
26 Giugno 2018 at 18:02Ciao Marta innanzi tutto grazie, super grazie! Le mie foto non sono proprio il massimo, io ci provo, ma non ho un’attrezzattura professionale, e a volte preferisco godermi il panorama con gli occhi anzichè scattare una foto, e poi me ne pento, classico. Per Barcellona vai pure tranquilla! In quanto a consigli non saprei, non è una città tra le mie corde 😉 io sono più per Parigi eh eh. Un abbraccio e grazie mille per essere passata sul blog.