Rispolvero i ricordi, in attesa di ripartire.
Ho la sensazione che il mondo si allontani.
Mi circondo di scatti di viaggio, di mappe, di luoghi iconici che ho amato e di luoghi che mi mancano.
Vado a curiosare tra la gallery del cellulare e nell’archivio del computer, ammirando romantici tramonti, spiagge di sabbia bianca, la pioggia di New York e i gli scatti che ci ritraggono in selfie mossi a Singapore, a Parigi, a Londra.
Mi circondo di ricordi tappezzando le pareti di casa con i bellissimi quadri e stampe a tema viaggio su Posterlounge, portale che ho scoperto da poco.
La sezione viaggi è ricchissima di proposte e sono stata davvero molto indecisa nello scegliere tra immagini di luoghi che amo, o di luoghi che sogno di visitare prima o poi.
Posterlounge è un’azienda tedesca che realizza le stampe su ordinazione e la cosa ottimale è che, direttamente sul sito, si può scegliere se stampare il soggetto su poster, tela, vetro acrilico, legno e molti altri materiali, così che si intoni al meglio con l’ambiente casalingo. Il tutto viene realizzato in tempi molto brevi, con macchinari ed inchiostro di altissima qualità ed un assemblaggio a mano di tele e cornici.
Il risultato è perfetto.
Mi piace sedermi alla scrivania e mentre lavoro ammirare la tela che ritrae il mappamondo; immaginare di puntare il dito su una destinazione e partire.
Quali mete ho scelto?
Chi mi conosce avrà già capito.
Mi circondo di luoghi che mi mancano, che sono a due passi da qui come Paris, la mia seconda casa, ma che ora sembra sempre più lontana.
E di quell’altro pezzettino di casa, quella parte della famiglia che vive in California.
Un nipotino che non vediamo da quasi due anni, e quel fuso orario di nove ore che non sempre rende semplici le chiamate.

Rispolvero i ricordi per sentire il mondo più vicino, anche se forse mai è stato così lontano.
Ho iniziato a viaggiare quando avevo vent’anni, mi sono concessa il lusso di gironzolare per l’Europa e a ventidue anni sono volata, da sola, oltre oceano in Florida per raggiungere un caro amico.
La mia prima volta negli USA.
Ma vent’anni fa viaggiare era un privilegio e non lo era per tutti; nessuna compagnia aerea low cost a prezzi stracciati e tanto meno comodi voli con pochi scali. Viaggiare era più difficile in termini economici e pratici e il mondo sembrava davvero irraggiungibile a volte.
Ora quel mondo sembra nuovamente lontano.
Nonostante i costi per viaggiare siamo drasticamente calati negli anni per alcune destinazioni, ma pianificare una partenza ora è un miraggio.
Una chimera lontana che sembra sfuggirci sempre di più.
Stride parlare di viaggi, la pandemia rallenta, ma non come speriamo e tutti ne soffriamo.
Ci sentiamo svuotati, stanchi, inermi e a tratti arrabbiati.
Ma per non crollare abbiamo i ricordi, da rispolverare.
Scatti di viaggio, video, souvenir, quadri appesi alle pareti che per un attimo aiutano ad alleggerire i pensieri. Persino in bagno, tra saponette e profumi, un piccolo quadro su tela che mi riporta a Santorini, tra il bianco e il blu di quell’isola greca che ho adorato.
Le parole, unite alle fotografie, credo siano un connubio perfetto per emozionarci, ma questa malinconia ogni giorno si traduce in voglia di partire.
Dove vorrei essere?
Ovunque?
No.
Di sicuro sceglierei con cura la meta se potessi partire ora, non salterei sul primo volo, ma pianificherei per bene un viaggio.
Il viaggio. Quello che chiamerei il viaggio dopo il buio. Quel buio che ancora ci avvolge e che spero possa dissolversi presto.
La sfavillante Dubai.
La meraviglia dei colori della Malesia.
Sydney, il mio grande sogno.
Ma anche un’isola greca, remota, genuina.
Un on the road in Canada, un luogo che spero di visitare presto.
I piedi immersi nelle acque della riviera messicana, un te’ alla menta a Marrakech, un english tea nelle Costwolds, magari con mia mamma. Un’indigestione di tramonti pazzeschi in un’isola delle Eolie.
Una volta li chiamavo Travel dreams…ora sono luoghi su una mappa che cambia colore, a seconda dell’umore. Un’altalena di emozioni che non accenna a rallentare, che spesso ci toglie il sorriso.
Mi manca il mondo fuori, conoscere luoghi e culture vicine e lontane. Le stesse immagini che ho scelto per le stampe sono frutto della creatività di artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo. La loro fortuna è quella di immortalare in quegli scatti luoghi paradisiaci, metropoli, la natura selvaggia, gli scorci che lasciano a bocca aperta.
Così ecco che mi rimbomba nella testa una domanda.
“Dove andresti per un mese?”
Per ricaricare le energie, per dimenticare questo anno orribile, per ritrovare la vita come prima.
Tu dove andresti?


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