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Pensieri Sparsi

Sei agente di viaggio? Wow che bello, allora sarai sempre in giro per il mondo!

agente di viaggio

“Sei agente di viaggio? Wow che bello, allora sarai sempre in giro per il mondo!”

Alzi la mano chi, agente di viaggio, consulente turistico di professione e chiunque lavori nel turismo, non si sia mai sentito rivolgere questa domanda.

Che a conti fatti ormai, sono anni che me lo chiedono e ancora oggi non ho ben capito perchè.

Ovvio che se di professione lavori nel turismo ami viaggiare, è un concetto di base molto semplice e scontato, ma se di fatto essere agente di viaggio è un lavoro, come cavolo posso stare in giro per il mondo tutto il tempo?

Questa domanda mi fa sorridere, perchè c’è chi me la pone in modo genuino e curioso, ma quando, e in tanti, mi rivolgono la solita affermazione con tono spocchioso, come se stessi 360 giorni su un’amaca stesa al sole, beh comincio a capire che forse l’idea di cosa fa l’agente di viaggio è ancora un tantino confusa e nebulosa.

Che poi, per carità, io me ne starei volentieri sempre in giro eh, vorrei ma non posso 😉

E così, quando cominci a spiegare che “si, amo viaggiare”, “si in quel luogo ci sono stata”, e ti metti a raccontare per ore dei tuoi viaggi, agli occhi degli altri sei una privilegiata, una fortunella, una che fa un lavoro divertente, senza “sbatti” insomma.

agente di viaggio

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Ma non è così (anche perchè sfatiamo un mito, l’agente di viaggio se li paga i viaggi!!).

Questo non è un post polemico, ma siccome di recente ho ricevuto e-mail e messaggi di giovani che mi scrivono cose tipo:

“ehi ciao, ho visitato tutta l’Europa, sono pronto per fare l’agente di viaggio, mi dai due dritte?”, oppure “ehi vorrei fare il tuo lavoro, per stare in giro tutto il tempo”, ho preferito mettere nero su bianco i miei pensieri mettendo qualche puntino sulle “i”.

Non dico che per fare l’agente di viaggio si debba conseguire una laurea o un master ad hoc, a volte una grande passione è sufficiente per inserirsi in questo settore, ma è indubbio che ci vuole conoscenza, voglia di imparare e soprattutto tanta voglia di mettersi in gioco magari con uno stage iniziale o un corso specifico all’interno di un tour operator, ed ovviamente tanta voglia di scoprirlo questo mondo.

Non importa se si è bravissimi a progettare i viaggi per se stessi (certo è un punto a vostro favore!), non importa quanti luoghi nel mondo sono stati visitati, quando si tratta di occuparsi del viaggio di altri, entrano in gioco numerosi fattori.

Non ci credete?

agente di viaggio

Vuoi fare l’agente di viaggio? Ecco qualche chicca utile e divertente:

1) Ci vuole una buona dose di pazienza. Fidatevi! La fila di clienti che chiedono per le vacanze il soggiorno nel villaggio italiano all’estero, quello dove si trova la mozzarella, “quella buona eh però!”, è lunga. Senza dimenticare quelli che vi faranno fare 19 preventivi di viaggio in giro per il mondo, salvo poi andare al mare a Varazze dalla nonna e non ringraziarvi neanche per il lavoro 😉

2) Bisogna conoscere molto bene la geografia.

E questa non è cosa scontata, davvero. Il mio primo lavoro in questo settore è stato al booking di un tour operator italiano. Lì ricevevo le telefonate delle agenzie di viaggi per i preventivi, quindi non parlavo con il cliente, ma con l’agente di viaggio.

Beh più di uno mi ha chiesto se il Nilo è mosso (si ci fanno surf ;)); se le Maldive sono l’ideale come estensione mare da New York perchè sono li vicine (ehm no, quelle sono le Bermuda) e se è vero che in Madagascar ci sono i lemuri, o è solo una trovata pubblicitaria per promuovere l’omonimo cartone animato. Giuro. (Che ci sta un po’ di stanchezza e confusione a volte eh).

Nel dubbio, chiedete a chi ne sa più di voi. A chi fa questo lavoro da tempo, a chi ha viaggiato tanto, ci sarà sempre chi avrà più esperienza di voi e potrà essere utile.

3) Siate pronti ad essere reperibili sempre.

Che se poi un cliente ha un’emergenza è il nostro lavoro e va benissimo che ci contatti, anzi, ma siate pronti a ricevere messaggi futili di ogni tipo ad ogni ora del giorno e della notte, su qualunque aggeggio elettronico. Ci sono clienti che vi scriveranno su facebook, whatsapp, messenger, email per i più svariati motivi, per esempio “Ciao sono a Zanzibar, la pizza è scotta, che faccio?”. Giuro.

4) Siate pronti a gestire grandi e piccole emergenze.

Come il dannato vulcano islandese dal nome impronunciabile Eyjafjallajökull, che ha ben pensato di eruttare nel lontano 2010 e lasciare a terra una miriade di viaggiatori (e tu li, a rispondere a fax, e-mail e telefonate no stop). A rintracciare bagagli smarriti, a rimanere ore in attesa al telefono per poter parlare con l’assistenza e risolvere il problema.

5) Siate pronti ad essere colpevolizzati per qualsiasi cosa, il meteo in primis.

Se piove ad agosto a Roma sarà colpa vostra, se le temperature a Las Vegas a luglio sfioreranno i 40 gradi sarà colpa vostra, se il leone durante il safari è girato di schiena e la foto è riuscita male sarà colpa vostra.

6) Siate pronti a sentirvi chiedere i più piccoli dettagli su ogni hotel del mondo (il cliente si stupirà alquanto nel sapere che no, i 400 hotel della costa sud della Sardegna non li avete visti).

Vi sentite scoraggiati nell’intraprendere questa strada e questo lavoro? Na!!

Perchè questo lavoro regala grandi soddisfazioni.

Siate pronti a ricevere un’infinità di messaggi di ringraziamento, di foto e cartoline dai vostri clienti che tornano soddisfatti e felici dal viaggio.

Siate pronti a sentirvi partecipi della realizzazione di un sogno, perchè in fondo il viaggio non è questo?

Io sono fortunata. Amo il mio lavoro.

Ho fatto della mia passione un lavoro che amo.

E sono fortunata perchè ho amici e clienti che viaggiano “con me”, si fidano di me, e sapere che il viaggio che abbiamo costruito insieme è stato esattamente come speravano, beh come dice una nota pubblicità “non ha prezzo”.

Ecco. Questi sono piccoli consigli personalissimi che mi sento di dare a chi sogna di fare questo lavoro.

Non è facile, ci sono periodi di crisi e ci saranno sempre, ci sono difficoltà ed inconvenienti, ma con una buona dose di professionalità, umiltà e voglia di imparare, fare l’agente di viaggio non sarà davvero così male (ovviamente non mi addentro nelle questioni amministrative, burocratiche, tasse & co, non è questo il luogo).

Ah e se un giorno vi chiederanno “Sei agente di viaggio? Wow, ma allora sei sempre in giro per il mondo”, rispondete che ci state lavorando 😉

agente di viaggio

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4 Comments

  • Lilly
    30 Agosto 2016 at 18:02

    Io non faccio l’agente di viaggio ma ricevo domande simili per i miei tour. Ne sente poi di cotte e di crude per strade da italiani che viaggiano (si fa per dire) e poi si lamentano che famose bibite gassate non abbiano lo stesso sapore di quelle in Italia e affini -_- Certe volte cadono le braccia. 😉
    Per fortuna amiamo il nostro lavoro!
    Baci cara :*

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    • I Viaggi di Monique
      30 Agosto 2016 at 18:31

      Diciamo che a volte certe situazioni rendono un pochino estenuante il nostro lavoro, ma alla fine le soddisfazioni sono tante, in primis quello di fare ciò che amiamo 😉 Grazie per il commento cara! Prometto che se torno a Lisbona ti stresserò solo per mangiare delizioso baccalà 😉 ciau baci a te.

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  • Agnese - I'll B right back
    2 Settembre 2016 at 13:37

    Ahahah Monica, mi è piaciuto tanto questo articolo! Mi rendo conto che i pregiudizi esistono per tutti i lavori, soprattutto per quelli meno convenzionali. Io sono traduttrice: non ti dico le domande assurde che ricevo! La gente semplicemente si stupisce che io non abbia tutto il vocabolario inglese archiviato nel cervello, o che non capisca esattamente tutte le parole di una canzone rap in slang americano al primo ascolto -.-”
    I pregiudizi ci irritano, ma alla fine impariamo a conviverci, e diventano quasi divertenti! L’importante è amare quel che facciamo 🙂
    Un abbraccio!

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    • I Viaggi di Monique
      2 Settembre 2016 at 17:56

      Grazie Agnese! Anche per te allora ci sono situazioni a dir poco surreali eh eh. Amo il mio lavoro, e sono grata a chi “viaggia con me”, però a volte è davvero faticoso. Tutta colpa della mozzarella, se fosse meno buona nessuno la cercherebbe in vacanza no? Buon tutto anche a te grazie per essere passata sul blog.

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