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Consigli utili per organizzare un viaggio in Provenza

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Un viaggio in Provenza è ideale in estate, soprattutto nel mese di luglio per vedere al meglio la fioritura della lavanda.

Lunghe distese di campi dai toni del lilla e del viola, intervallati da girasoli e borghi medievali romantici, che io adoro.

Inflazionata è la parola giusta, perchè negli ultimi anni gli scatti che compaiono su Instagram ritraggono la Provenza in tutto il suo splendore.

La mia prima volta in Provenza tra i campi di lavanda risale a tantissimi anni fa (Instagram non esisteva e i social erano solo un miraggio), e devo ammettere che tra quei paesini e i campi in fiore regnava una tranquillità che oggi purtroppo è solo un ricordo.

Sono tornata di recente in Provenza, tra i borghi del Luberon e il loro fascino, cinque giorni tra Gordes, Bonnieux e il sentiero d’ocra di Roussillon.

Se avete in mente di visitare la Provenza, ecco qualche consiglio utile per organizzare al meglio il vostro viaggio.

Quando andare in Provenza

Innanzi tutto è bene precisare che il territorio provenzale, che confina con la Costa Azzurra, è piuttosto vasto, quindi valutate bene il periodo ideale per andare in Provenza in base ai luoghi che volete visitare,.

I mesi migliori sono la primavera, maggio e giugno, per il clima più mite e meno afoso, e i turisti sono ancora pochi, ma per vedere i campi da lavanda e la loro fioritura bisogna considerare i mesi di giugno e luglio (a seconda degli anni tra inizio e fine mese inizia la raccolta della lavanda).

Se invece volete gironzolare per i borghi, e ammirare i campi di lavanda non è nel vostro interesse, potete valutare anche settembre e ottobre come periodo per scoprire questi luoghi, quando la luce del tramonto è perfetta per i vostri scatti.

Se alla Provenza volete unire una tappa anche in Camargue, allora vi sconsiglio di andarci in estate, perchè è davvero troppo caldo e rischiate di non godervi al meglio questa zona.

Nel valutare quando andare in Provenza, date anche un’occhiata alle festività, per non imbattervi in paesini presi d’assalto e alberghi e chambre d’hotes già al completo.

A maggio, tra il Festival del Cinema di Cannes e il Grand Prix di Montecarlo la Costa Azzurra è affollata ed i prezzi molto alti, mentre in Camargue il famoso “Pèlegrinage des Gitans” è un evento davvero scenografico da vivere.

Anche luglio e agosto sono mesi ricchi di festival ed eventi, quindi valutate bene in base al calendario di ogni anno quando optare per una vacanza in Provenza.

Come arrivare in Provenza

L’auto è fondamentale per visitare la Provenza, certo se abitate in centro e sud Italia vi conviene prendere in considerazione l’aeroporto, quello più vicino è Nizza se volete dirigervi verso le Gorge du Verdon e i campi di lavanda, o in alternativa l’aeroporto di Marsiglia, più lontano, ma ideale per spostarvi verso la Camargue, Avignone e Aix-en-Provence.

Non consiglio il treno perchè per quanto ci siano buoni collegamenti lungo la Costa Azzurra, poi per visitare l’entroterra è tassativo il noleggio auto.

Altra alternativa, che io non amo per niente, ma per alcune tipologie di turisti è forse l’unica soluzione, sono i viaggi di gruppo organizzati in pullman. Le classiche gite di tre o quattro giorni che toccano i luoghi principali della Provenza, perfette per chi non ama guidare.

Dove dormire in Provenza

Sul dove dormire anche qui dipende dall’itinerario che avete in mente, ma tenete conto che alcuni paesini sono davvero minuscoli e l’offerta alberghiera ridottissima.

Meglio optare per il campeggio se vi piace dormire in tenda, oppure cercare le classiche sistemazioni nelle “chamber d’hotes” l’alter ego dei nostri b&b per intenderci.

Un indirizzo carino è “Mas de Cure Bourse” un hotel tra i frutteti non lontano dal centro di Isle-sur-la-Sourgue, o la “Bastide Rose” a circa dieci chilometri.

Altro indirizzo degno di nota, ma non economico, è l’“Hotel de l’Image” a St-Rémy-de-Provence, altro borgo imperdibile da inserire nel vostro on the road in Provenza.

Consigli utili per organizzare un itinerario di viaggio on the road in Provenza:

Provenza itinerario da Valensole ad Avignone per vedere i campi di lavanda

1° tappa – Valensole

2° tappa – Manosque e Sault

3° tappa – Rousillon e Abbazia di Sénanque

4° tappa – Isle-sur-la-Sorgue e Fontaine-de-Vaucluse

5° tappa – Avignone

6° tappa – Chatenauneuf-du-Pape

Punto di partenza sarà Nizza e da qui la vostra prima tappa, nel cuore dei campi di lavanda, è Valensole dove i campi di lavanda sono tantissimi e dove ormai in molti si fermano per scattare le classiche fotografie tra questo viola intenso.

In circa mezz’ora raggiungete Manosque con il suo classico centro storico in perfetto stile provenzale, dove potrete fare una sosta degustando pastis, tipico liquore di queste zone.

Se avete tempo a disposizione potete proseguire fino a Sault, più a nord, nel cuore della lavanda dove l’ufficio turistico vi fornirà indicazioni e mappe per non perdervi i campi di lavanda in fiore, e presso la Ferme aux Lavandes potrete imparare tutto quello che c’è da sapere su come viene raccolta ed i suoi prodotti.

A Roussillon percorrete il sentiero d’ocra (mi raccomando niente scarpe bianche o chiare ai vostri piedi, un canyon davvero suggestivo a due passi dal borgo che si snoda sul fondale delle colline nel cuore di uno dei maggiori giacimenti di ocra al mondo. Trovate un comodo parcheggio, ma arrivate molto presto la mattina, evitate le ore centrali sotto al sole molto caldo, e portate con voi acqua e bibite fresche perchè a Roussillon trovate solo un paio di bar dove sedervi per un pausa.

Non lontano fate tappa per visitare l’Abbazia di Sénanque, altro luogo da cartolina, un must per una vacanza in Provenza quando i campi di lavanda sono in fiore. Non limitatevi a scattare una fotografia che sembra una cartolina, visitate l’Abbazia e il piccolo shop davvero molto fornito dove acquistare prodotti locali e vini della zona.

Isle-sur-la-Sorgue e Fontaine-de-Vaucluse sono tra i paesini che preferisco, piccoli borghi medievali accomunati dall’acqua del fiume Saorgue che crea cornici davvero romantiche.

Isle-sur-la-Sorgue è inoltre famosa per il suo mercato dell’antiquariato, il più grande del Paese dopo Parigi, bancarelle a cielo aperto, negozi, botteghe, se cercate qualcosa per la casa è il posto che fa per voi perchè trovate pezzi unici davvero interessanti.

Fontaine-de-Vaucluse è invece una piccola perla, affollata in estate ovviamente, ma super carina da visitare fuori stagione se potete.

Se avete tempo a disposizione potete spingervi oltre fino ad Avignone, che sorge lungo le acqua del fiume Rodano, e Chateauneuf-du-Pape.

Il territorio della Provenza è piuttosto vasto, difficile in una settimana visitare le zone intorno al Luberon, i campi di lavanda, la Camargue e alcune città, soprattutto perche in alta stagione gran parte del tempo viene perso non solo per percorrere le strade, ma per la ricerca del parcheggio.

Concentrate al meglio il vostro itinerario, ovviamente selezionando le aree di vostro interesse e prenotando con largo anticipo le soluzioni dove dormire, consigliandovi ancora una volta la scelta di un appartamento con cucina per abbattere i costi relativi al cibo che in Francia io trovo davvero piuttosto costoso.

Provenza itinerario lungo il Rodano da Arles alla Camargue

1° tappa – Arles

2° tappa – Les Baux-de-Provence e St-Rémy-de-Provence

3° tappa – Camargue

Abbandoniamo i campi di lavanda per addentrarci nell’Alta Provenza, tra i borghi provenzali situati lungo il fiume Rodano, da dove poi proseguire fino ai territori lungo mare della Camargue.

Un itinerario consigliato in primavera o autunno, per visitare cittadine medievali come Arles, città romana ricca di storia, dove visse per un po’ anche Van Gogh.

Les Baux-de-Provence, un borgo tipicamente medievale costruito su una rocca, è meta molto amata dai francesi.

Non lontano vi consiglio una tappa a St-Rèmy-de-Provence, dove si trovano campi di papaveri e dove potete visitare questa cittadina situata tra antiche mura in rovina davvero molto carina. Non abbiate fretta di visitarla, oltre al centro cittadino inserite nella vostra lista di luoghi da vedere in Provenza il St. Paul de Mausole dove visse Van Gogh. È qui infatti che l’artista si ritirò, in quello che un tempo era un manicomio, e dipinse oltre cento tele raffigurando iris, piante e natura, il tutto ammirando il panorama dalla sua piccola finestra (la sua camera è visitabile tutt’oggi, unitamente ai giardini, al chiostro e alle stanze del ricovero).

Il viaggio in Provenza prosegue lungo il mare, in quei territori considerati ancora oggi più selvaggi, tratti tipici della Camargue. Animo gitano e spirito libero, quando si nomina la Camargue la prima immagine è quella dei cavalli che corrono liberi lungo la spiaggia. Armatevi di repellente per zanzare, e se riuscite a programmare il viaggio in coincidenza con il festival dedicato ai Gitani, non ve ne pentirete.

Ultimo tips per organizzare un viaggio in Provenza, è quello di visitare anche le Gole del Verdon, davvero scenografiche.

Per vicinanza geografica è stata la prima tappa del mio viaggio in Provenza tanti anni fa, e anche se non vi ritroverete tra campi di girasoli e lavanda, ma tra massici granitici a picco sul fiume, è davvero un luogo da vedere, e se siete intrepidi non mancano i punti dove fare bungee-jumping dai ponti che collegano le gole.

Non mancano luoghi in cui fermarmi, magari per una notte, da Castellane a Moustiers-Sainte-Marie è classificato tra i borghi più belli della Francia,  Entrevaux arroccata in cima alla collina e Bauduen, adagiata sulle rive del lago Sainte-Croix. 

Se vuoi aggiungere al tuo itinerario di viaggio in Provenza anche qualche giorno in Costa Azzurra, puoi scaricare gratuitamente la mia mini guida digitale che trovi cliccando qui sull’immagine:

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2 Comments

  • I Viaggi di Monique
    19 Luglio 2018 at 9:30

    Grazie a te, fammi sapere quando ci andrai 😉

    Reply
  • Nautal
    17 Dicembre 2018 at 8:58

    La Provenza è forse una delle regioni più belle della Francia. Combina paesaggi così diversi e città affascinanti con cittadine molto carine. Senza dubbio è uno dei viaggi che abbiamo lasciato in sospeso.
    Ottimo articolo!

    Reply

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