Vi ho già parlato del perchè secondo me Los Angeles non è affatto male, e così in tanti mi hanno chiesto quanto tempo fermarsi e cosa fare e vedere in due o tre giorni in città.
Le mie sono opinioni personali, perchè c’è chi dopo neanche una mezza giornata a Los Angeles è voluto scappare via allibito, e mi chiede come mai a me sia piaciuta questa città.
Diciamo che ogni destinazione va assaporata e capita, che ogni luogo sorprende o meno a seconda dei propri gusti e delle proprie sensazioni.
E a me questi tramonti losangelini, i negozi colorati e le lunghe spiagge hanno trasmesso piacevoli emozioni.
Cosa fare e vedere in un itinerario di almeno due o tre giorni a Los Angeles.
Giorno 1: a seconda che Los Angeles sia la vostra prima tappa, e quindi LAX il vostro aeroporto di arrivo, oppue che la città sia una meta del vostro viaggio on the road, il primo giorno vi consiglio di dedicarlo completamente al mare e alle spiagge.
Non trascurate la colorata Venice beach, e fate una lunga passeggiata fino al molo di Santa Monica.
Curiosate tra i negozietti vintage in Abbott Kinney Boulevard (oltre un chilometro), e scattate mille e più fotografie lungo il Boardwalk, tra street art e skate park a bordo mare.
Se arrivate all’aeroporto e avete previsto il noleggio auto, dirigetevi in macchina fino a Venice beach, non è molto lontano sono circa sei miglia, anche se il traffico ed il primo impatto con il caos della città potranno rallentarvi un pochino la guida. Fate sempre attenzione a dove parcheggiate la macchina. Mai in luoghi isolati e verificate sempre i cartelli onde evitare multe salate, o peggio la rimozione forzata (e non pensate che non vi arrivi la multa a casa, perchè non è così! avendo noleggiato l’auto con una carta di credito sapranno rintracciarvi facilmente, ve lo dico perchè ai miei amici è arrivata la multa a casa poco dopo il loro rientro).
Se avete l’intera giornata a disposizione vi consiglio di proseguire la visita delle spiagge includendo anche Manhattan beach, a sud di Venice beach ed una passeggiata lungo il molo di Marina del Rey, senza dimenticare di fare una passeggiata tra i “Venice Canals” che hanno dato il nome all’area di Venice beach appunto.
Sulla mappina qui sotto vi ho messo i punti che ho visitato io, notate che google map scrive “Venezia” al posto di Venice beach 😉
Fate una sosta per pranzo o per uno spuntino al volo da “Figtree’s Cafè” lungo la passeggiata di Venice beach e assaggiate sandwich al salmone o bruschetta al pomodoro (occhio all’aglio che nella cucina californiana abbonda).
Curiosate lungo il molo di Santa Monica, passeggiate in spiaggia e se volete noleggiare una bici o uno skateboard, per entrare in sintonia con i californiani, da “Perry’s cafè” a Santa Monica trovate tutto l’occorrente (il noleggio bici costa circa 8/10 dollari l’ora).
Rimanete in spiaggia ed aspettate l’ora del tramonto, il cielo si tingerà di mille sfumature di rosa e rosso e sarà pura magia!

Se cercate una sistemazione in questa zona di Los Angeles, le tariffe a Santa Monica e Venice beach non sono propriamente economiche, ma ecco qualche consiglio:
Venice Suites: appartamenti situati proprio fronte mare a Venice beach, dove sono stata io. Una terrazza con divani e barbeque vista mare, e monolocali curati e dotati di ogni comfort per svegliarsi con il rumore dell’oceano, top davvero!
Pico Travelodge lungo Santa Monica Boulevard, non lontano dalle spiagge a circa 10 minuti di auto, è un motel confortevole che spesso include nella tariffa anche la prima colazione.
Best Western Plus Gateway Hotel, un delizioso tre stelle dove sono stati dei cari amici; si trova su Santa Monica Boulevard a pochini minuti di macchina dal molo di Santa Monica, parcheggio a pagamento.
Ramada Inn at Marina del Rey, un piccolo motel un pochino decentrato, lontano dal centro di Los Angeles, ma una buona soluzione low budget se volete essere vicini al mare non lontano da Venice beach.
Importante, se avete noleggiato l’auto valutate di scegliere una sistemazione che includa anche un parcheggio libero e magari free, perchè le tariffe potrebbero essere piuttosto alte.
Il mio consiglio è però quello di muovervi con Uber, un app utilissima che vi farà risparmiare sui taxi, e soprattutto eviterà di farvi impazzire nella ricerca di un parcheggio.
Per la sera potete cenare in un dei tanti locali lungo il Boardwalk di Venice beach, non fate caso ai tanti senza tetto e ai personaggi piuttosto “sopra le righe” che bivaccano lungo la spiaggia, sono piuttosto innocui, ma evitate le zone buie e deserte a tarda sera.
Giorno 2: lungi da me l’idea di salire su uno di quei pullman turistici rossi “hop on hop off” che fanno il tour nelle città, ma qui a Los Angeles si è rivelata la soluzione ideale per esplorare ogni angolo di questa immensa metropoli senza spendere un capitale, e senza immergersi in auto in un traffico assurdo.
A seconda della zona dove vi trovate, potete iniziare il tour prendendo il pullman dal molo di Santa Monica oppure dal Chinese Theatre ad Hollywood optando per una delle sei linee che propone City Sightseeing Los Angeles.
In periodi di alta stagione, come d’estate, vi consiglio di acquistare il giorno prima il biglietto, o di arrivare entro le 9 all’apertura del box vendite.
Il biglietto costa 49 dollari ed è valido 24 ore.
La linea rossa vi porta tra Hollywood, Melrose Avenue, Beverly Hills, lo Chateau Marmont e il Farmers Market. Consiglio di scendere per curiosare tra Beverly Hills, Rodeo Drive ed Hollywood Boulevard, ma se vi aspettate di vedere da vicino la famosa scritta “Hollywood” ahimè rimarrete delusi.
Se proprio volete cadere nel kitsch più assoluto, con 5 dollari potete acquistare le mappe che indicano le ville dei vip ed attori più famosi, sparse lungo le colline di Beverly Hills e Bel Air (ci ho pensato per un attimo, lo ammetto!).
La linea gialla si concentra tra Beverly Hills, Brentwood (un delizioso quartiere), il famoso Wilshire Boulevard, celebre nel film “Pretty Woman” e altri luoghi simbolo della cinematografia Californiana.
La linea viola invece vi porta a Downtown, alla scoperta del Pueblo messicano e della Chinatown di Los Angeles, dove vi consiglio di fare un salto per vedere un LA completamente diversa.
La linea verde è dedicata alla costa e corre lungo tutta Venice beach, mentre la linea arancione collega Marina del Rey e anche l’hotel Hilton situato all’aereoporto (una linea che conviene prendere se soggiornate in queste zone per esempio).
La linea blu è quella che tocca gli Universal Studios ed i Warner Bros Studios.
Sul sito dedicato trovate la mappa dettagliata con tutte le linee e le fermate, così da poter scegliere ed organizzare al meglio l’itinerario per visitare Los Angeles.
Se siete a Hollywood non resisterete alla tentazione di comprare qualche souvenir iper colorato (e perfettamente inutile lo so), pagherete 6 dollari un frullato di frutta fresca al lime, menta e fragola e mangerete un hamburger in un tipico fast food con le sedie in pelle rossa ed il jukebox vintage (mancano gonne a palloncino e cardigan color zucchero filato per sentirsi pienamente catapultati in una puntata del telefilm “Happy Days”).
Una giornata di puri cliché, ma che ci volete fare, sono cresciuta con le serie tv americane e non ho saputo resistere.
A questo punto potreste valutare di lasciare Los Angeles e proseguire il vostro viaggio, ma se amate i parchi divertimento, allora è bene prolungare il soggiorno con un giorno in più.
Tra le cose da fare e vedere in due o tre giorni a Los Angeles ci sono infatti due dei parchi divertimento più importanti, Disneyland e gli Universal Studios.
E qui diventa ardua l’impresa nel decidere quale dei due visitare. Io sono una fedelissima del mondo disneyano e lui proprio no. Però avendo già visto entrambi i parchi in Florida anni prima, questa volta abbiamo deciso di bypassare, per ora, sia gli Universal Studios che Disneyland, ma spero in futuro di recuperare.
Giorno 3: considerate che non è possibile visitare entrambi i parchi divertimento, quindi dovrete fare una scelta.
Gli Universal Studios non sono lontani da Hollywood, si raggiungono in circa dieci minuti di auto. Il biglietto di ingresso costa tra i 95 e 105 dollari, a seconda del periodo, ma potete comprarlo on line indicando la data corretta di ingresso e spesso ci sono delle promozioni in corso.
Se andate in macchina il parcheggio si paga, 35 dollari al giorno. Ecco perchè anche qui, a seconda di dove siete, è bene farsi due calcoli e magari usufruire del solito servizio di trasporto di Uber (io in California l’ho usato un sacco anche a San Francisco!). Fatevi due calcoli sulla spesa, anche perchè con Uber potete sapere già in anticipo quanto vi costerà il servizio di trasporto (e se optate per la corsa condivisa, un po’ più lunga, risparmierete sul viaggio).
Disneyland invece è più lontano, e se avete in programma di visitare il parco anche qui dovrete prevedere l’intera giornata.
Il parco si trova ad Anaheim, verso sud a circa cinquanta minuti di auto dall’aeroporto di Los Angeles. Il biglietto di ingresso costa circa 95 dollari e conviene comprarlo on line, non solo per risparmiare soldi, ma anche tempo per evitare code alla biglietteria.
Questo è il mio itinerario personale su cosa fare e vedere in tre giorni a Los Angeles, ma sono sincera con il senno di poi mi sarei fermata ancora un giorno per visitare anche Malibu e spingermi fino a Newport beach e Redondo beach e vivere al meglio le giornate in spiaggia (e non solo una toccata e fuga).
A seconda delle tappe in programma nel vostro itinerario di viaggio in California, valutate bene se e quanti giorni fermarvi a Los Angeles, ma essendo una megalopoli non sarà semplice visitare tutto in poco tempo, quindi è bene fare una scelta e concentrarsi sulla città o sulle spiagge a seconda delle vostre preferenze.
Inutile dirvi che io a Los Angeles ci tornerei eccome, e mai prima di visitarla, avrei pensato di affezionarmi a questa strana ed immensa metropoli.


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